La necessità di realizzare le opere di difesa è sorta nel corso dell’inverno 2009 quando si manifestò una valanga di neve umida che arrivò a lambire il sedime della pista “Arabba”.
Le opere realizzate rientrano nella categoria delle opere di difesa attiva da realizzarsi presso la zona di distacco del manto nevoso e sono del tipo comunemente denominato “a rete”, costituite cioè da una rete metallica sub-verticale ancorata al suolo ed avente la funzione di impedire lo scivolamento e l’eventuale scorrimento della coltre nevosa lungo il terreno. Le forze di pressione della neve sono assorbite dalle reti da neve e trasmesse, tramite i puntoni pendolari ed i tiranti in fune, ai punti di ancoraggio. Dalle analisi progettuali svolte è emersa la necessità di realizzare quattro file di opere per una lunghezza complessiva di circa 440 m.