Il rifacimento con ampliamento del bacino di accumulo a cielo aperto esistente rientra in un piano di interventi più ampio finalizzato ad ammodernare e razionalizzare gli impianti di risalita e ad ampliare l’offerta del comprensorio sciistico dell’Alpe Tognola. Questo intervento ha consentito di ampliare il bacino di accumulo esistente da 9.000 m3 a circa 50.000 m3.
Per ottenere questo risultato la morfologia dell’opera è stata completamente rivista, gli argini sono stati rialzati e traslati, il tirante idrico è stato aumentato da 6 m a 9,9 m. Dal punto di vista tecnico l’opera è stata progettata e realizzata seguendo le indicazioni fornite nella bozza di “Regolamento in materia di dighe” predisposta dall’Ufficio Dighe della Provincia Autonoma di Trento. Il manufatto è dotato di tunnel ispezionabile per il controllo delle tubazioni di carico, scarico, adduzione alla sala pompe e per il monitoraggio dei drenaggi di raccolta delle acque provenienti da eventuali perdite del manto impermeabile.
Considerato che l’opera si trova nel territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, in un Sito di Interesse Comunitario, particolare attenzione è stata posta allo studio del suo inserimento nel contesto morfologico esistente e, in fase esecutiva, sono stati adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurre l’impatto del cantiere sulle aree circostanti. I lavori sono iniziati nei primi giorni di luglio 2015 e a metà novembre è stato ultimato il primo riempimento dell’invaso.